domenica 8 marzo 2009

Mi presento


Mi presento

Sono un'insegnante di sostegno ed opero in una scuola primaria I.C. Boccadifalco Tomasi di Lampedusa di Palermo . Oltre ad essere docente specializzata per l'handicap , nel mio istituto rivesto il ruolo di docente F.S. , ovvero docente funzione strumentale e curo l'area "Uso didattico della multimedialità". La mia carriera scolastica ha visto il mio ruolo cambiare costantemente in base alle necessità della scuola: non mi sono mai tirata indietro nell'assumere diversi ruoli, anche nuovi, che richiedevano nuove competenze da acquisire per fornire un supporto valido all'istituzione scolastica. Sono passata dal coordinamento dell'handicap , alla specializzazione informatica per gestire le aule multimediali e la rete della scuola, alla sperimentazione didattica multimediale e...e adesso, nonostante l'età, continuo a studiare! Per me studiare, aggiornarmi è un dovere nei riguardi degli alunni, alunni che non sono più quelli di 20 anni fa, sono alunni nativi digitali che maneggiano con grande abilità, fuori dal contesto scuola, gli strumenti di comunicazione messi a disposizione dal web. Formare i nostri alunni significa accompagnare gli stessi verso la costruzione autonoma del sapere, ma indirettamente , da regista, predisponendo setting di apprendimento adeguati, e conducendo gli allievi verso un uso attivo e creativo degli strumenti , funzionale alle loro potenzialità di espressione.
La mia formazione come docente di sostegno mi ha condotto , partendo dai disabili, dai ragazzi in situazioni di handicap, dai loro bisogni e dal loro modo di apprendere , ad attenzionare i processi cognitivi di tutti gli alunni a "non lasciare qualcuno ...dietro o per strada" ; ciò ha significato utilizzare metodologie educativo-didattiche "personalizzate" in termini di valorizzazione delle potenzialità di ciascuno e delle loro diverse intelligenze, fare uso di mediatori didattici ma soprattutto attenzionare "l'esperienza" . Attraverso l'esperienza, l'osservazione, la problematizzazione della realtà circostante , la formulazione di ipotesi, la verifica delle stesse( anche per prove ed errori...) si acquisisce un metodo di conoscenza, potremmo definirlo "metodo scientifico" ma senza limitarne la validità interdisciplinare. L'esperienza mette "tutti i ragazzi" in condizione di "agire" di portare il proprio contributo all'interno di un'attività "collettiva" e "cooperativa" che aiuta la "costruzione di un sapere autonomo" validando le proprie potenzialità e il riconoscimento del proprio ruolo nel contesto gruppale. E' proprio vero : i disabili, i ragazzi in situazione di handicap..."la diversità" sono una "RISORSA"!

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